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LA FIABA DI LINDA E POLVERONE, OVVERO DELL'ACQUA E DEL SAPONE

Spettacolo sul tema dell'igiene personale dove si insegna che ognuno di noi è il custode del proprio corpo, quindi se lo tratti bene durerà sano a lungo, se lo tratti male durerà meno e un po' acciaccato.

Autore: Medardo Vincenzi - Regia: Vittorio Zanella

Scenografie: Angela Pampolini - Burattini e Pupazzi: Vittorio Zanella, Rita Pasqualini

Musiche: Mario Gasperi - Animazione: Vittorio Zanella, Rita Pasqualini

Collaborazione all'allestimento: Sara Goldoni, Sandra Pagliarani, Medardo Vincenzi, Fausta Molinari, Luciana Viaro, Roberto Mercadini

Tecniche: burattini, pupazzi, teatro in nero e wood

Metodologia: Come assicurarsi che le mani del bimbo, avvicinate agli occhi o al contatto del cibo non trattengano qualche battere o un po' di sporcizia accumulata durante il gioco? Come rendere credibile la presenza intorno a noi, e persino sulla nostra persona, di esseri che sono per loro natura invisibili, come i bacilli di alcune malattie, gli acari, gli erphes, con i quali si convive dalla nascita, ma che possono aggredire il nostro corpo solo quando lo trovano debilitato o in condizioni di igiene precaria? Come abituarsi a contrastare fin da piccoli le carie dentali che tanti problemi possono dare da grandi? Come fissare simili argomenti nella volatile fantasia dei bambini della primissima infanzia? Occorre essere chiari sulle minacce alla salute derivanti da scarsa igiene, infezioni e batteri, senza tuttavia che la fantasia dei piccoli si popoli di un modo di microbi e virus minacciosi come... dinosauri e mostri pelosi. Noi tentiamo allora la strada di un pedagogia lieve, che si fissa prechè diverte, attraverso quello che per molti bimbi è il primo impatto con il teatro: i burattini. Con la presente fiaba, coniugando profondità tematica con leggerezza spettacolare, intendiamo essere di supporto a insegnanti e genitore in quel percorso pedagogico che gradualmente chiarisce al bambino di avere un corpo, di esserne il custode e di doverlo trattare con cura, oggi e sempre, per sperare in una esistenza lunga, sana e felice.

Trama: In una famiglia d'oggi vivono i fratellini Linda e Simone, detto Polverone. Se la bimba è abbastanza ligia alle regole igieniche, Polverone ha un debole per i giochi a terra e le pozzanghere. È il bimbo ad essere sorpreso dalla visita della fata Igiene, uscita dal rubinetto assieme all'acqua, che lo mette sulla buona strada narrandogli la storia di Mariolino, detto Maialino. Refrattario dalla nascita a qualunque pulizia, Mariolino è diventato l'assiduo bersaglio di un grosso lupo che lo rintraccia, ovunque egli si nasconda, a causa del suo odoraccio. Mentre per altri frequentatori "puliti" del bosco, come i leprotti Ronnie e Molli e i bambini Camilla e Leo, qualsiasi nascondiglio è sufficiente, Mariolino è preda designata dal lupo, fino a quando, seguendo il consiglio del passerotto Trilly, non si decide a fare un bagno di pulizia nel ruscello. Da quel giorno scoprirà come è bella l'acqua. È la volta di Linda che si intrattiene con la fata, sua vecchia conoscenza, nel ripasso di buone abitudini, come lavarsi i denti, le mani prima di andare a tavola, e curare la propria igiene personale. La bambina confida anche alla fata che Polverone, durante il sonno, geme sotto l'incubo di tubetti di dentifricio che si spalancano come fauci di squalo, saponette che diventano mostri e spugne trasformate in fameliche orche. Con la sorella e la fata, Polverone prende parte ad una conversazione dove si toccano particolarmente le esigenze dell'igiene a tavola, del portare ogni cosa alla bocca con mani pulite e del pulire e disinfettare assai bene ogni ferita: altrimenti sono questi i varchi da cui piccoli esseri, detti microbi, entrano portando malattie. Polverone chiede se esiste una favola su questo tema. La fata racconta del pastorello Pinuccio che tanti anni fa, bevendo acqua da un fosso, si ammalò nel pancino di una malattia chiamata tifo. Viene allora visualizzata la terribile battaglia che le salmonelle vincono contro i globuli bianchi e gli anticorpi. Pinuccio è ormai in pericolo di vita, perchè il medico, lontano, tarda ad arrivare. La fata Igiene, commossa, interviene con un suo medicamento e gli salva la vita. Al termine della storia Polverone, che reclama il nome di Simone, promette di cambiare abitudini igieniche. Sul finale la fata, come un presentatore, prenderà commiato dai bambini con una canzone in cui vengono riassunte e visualizzate le regole d'oro dell'igiene.


Esigenze tecniche: palco, pedana o spazio sul piano metri 4x4x3 (larghezza, prodondità altezza); n. 2 prese separate di corrente da 16 Amper; 3,5 Kw. 220 Volt; preferibilmente buio o forte penombra.

Fascia d'età: 3/8 anni.

Costo: preventivo su richiesta.

Tempo di Montaggio: 3 ore; tempo di smontaggio 1,30 ore.

Debutto: 2 maggio 2002, presso il Teatro Consorziale di Budrio (Bo), quindicesima edizione "Burattinando a Budrio"

Per maggiori informazioni, preventivi di spesa e prenotazioni: 338.2961206 oppure 051.6053078 - Rita Pasqualini


       
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