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Rassegna Stampa

Cronaca di Ferrara

LA FIABA DEL LEONCONIGLIO DELLA PAURA FIGLIO

Spettacolo sul tema delle paure sciocche che virano al panico e le paure savie e salvifiche che virano alla prudenza

Autore: Medardo Vincenzi - Regia: Vittorio Zanella

Musiche: Mario Gasperi - Scenografie: Angela Pampolini - Animazione: Vittorio Zanella, Rita Pasqualini

Il tema trattato è quello della PAURA, vista nei suoi aspetti pià fiabeschi. Fra mostri, streghe, fantasmi, ed orchi, ciò che spaventa di più ogni bimbo è il timore dell'abbandono e della perdita dei genitori. Lo scopo del viaggio attraverso il bosco che Eugenio, bimbo coraggioso, compirà, è proprio quello di trovare i suoi genitori, che sono stati rapiti dall'Orco Magone e richiusi nel tenebroso castello di Rocca Nera. Lungo la strada Eugenio, aiutato dal saggio Gufo Occhidoro, incontrerà un grande coccodrillo, un fantasma, una strega, e il terribile orco; ma incontrerà anche Florabella, una bimba astuta che lo affiancherà nel suo percorso. Proprio come capita a noi umani, che per far chiari esempi ai bambini, ci confrontiamo col regno animale, così mamma Leonessa racconterà la storia di Eugenio a suo figlio Felino Leoncino, piccolo leone senza un briciolo di coraggio, deriso da tutti gli animali della foresta con il nome di LEONCONIGLIO, perchè visto scappare a gambe levate difronte ad un coniglietto. Riuscirà Leonconiglio a prendere esempio dal coraggioso Eugenio diventando così un vero Re della foresta? La fine dello spettacolo Vi darà la risposta. Dal canto nostro speriamo che i messaggi suggeriti ai bambini siano a loro utili per neutralizzare paure immaginarie, mettendo in risalto la differenza tra timore infondato e prudenza, e li stimolino a trovare dentro di sè il coraggio, l'intelligenza e l'astuzia per risolvere i problemi quotidiani. L' ambientazione scenica si svolge in una baracca/bosco con due boccascena, nella quale una ventina di burattini a guaina e pupazzi si muovono su scenografie dai colori vivaci, il tutto per garantire il coinvolgimento diretto dei bambini.


METODOLOGIA

Siamo burattinai, questa è la dimensione in cui ci riconosciamo, e questo particolare lo richiamo perchè è noto che l'arte non meno della scienza concorre - per canali e percorsi suoi - a realizzare ciò che serve al benessere dell'uomo: la sua crescita, il suo orientamento e anche, la rimozione di alcuni timori e angoscie. In un apprezzato libro di alcuni anni or sono, "MADRE PAURA" di Rossellina Balbi, in cui fra l'alro si teorizzava che la paura non domina soltanto la nostra vita individuale, ma in epoca preistorica è stata decisiva per la sopravvivenza della stessa specie umana e ha contribuito ad avviarne il processo evolutivo, si poneva come fondamentale la distinzione tra PAURA e PANICO. Mentre quest'ultimo, il panico, sfuggendo al controllo della razionalità, crea solo sofferenza parallizzante, oppure orienta le scelte umane al peggio, la paura vera e propria, assogettabile alla ragione e trasformabile in comportamenti di prudenza, diventa elemento salvifico dell'individuo e della specie: come dire, un pò di paura ci vuole, anzi ci serve. Ritornando alla problematica "paura", come del sonno, del freddo, o della fame, la senzazione di paura è utile alla stessa vita dell'uomo. Per paura intendiamo, ovviamente, la ragionevole previsione di pericoli che possono minacciarci, previsione seguita da una positiva reazione di contromisure che poniamo in essere per allontanare quella minaccia dalla nostra vita. Senza connotazioni positive è invece il panico, paura che ci paralizza rendendoci ancora pià vulnerabili, ancora più esposti a qualunque tipo di aggressione, reale o presunta. Come non riveste alcuna funzione positiva la paura dei pericoli immaginari, che può degenerare in vere e proprie fobie. È salutare rimuovere nell'infanzia gli effetti angosciosi di essa mettendo in risalto quei valori di prevenzione e salvaguardia che sarà in grado di svolgere la paura saggiamente trasformata in "prudenza". E siccome non si dà pedagogia più bella del divertimento, affidiamo ancora una volta alla fiaba, amica dei bambini, il compito di suggerire un insegnamento lieve ma impressivo che lasci utili tracce: questa volta per neutralizzare poco amabili "babau" come il rumore dei tuoni, il buio, la paura di streghe, fantasmi, draghi, orchi e mostri. Seguendo la strada pedagogica del divertimento, che sappiamo essere fra le più incisive ed apprezzate dai bambini della prima infanzia, con "LA FIABA DI LEONCONIGLIO DELLA PAURA FIGLIO" abbiamo inteso muoverci appunto attraverso due direttrici. Cercare da un lato di rimuovere alcune devastanti paure dei primi anni di vita (paura del buio, dei tuoni, della perdita dei genitori) prima che queste possano virare al panico lasciando tracce indelebili sullo sviluppo futuro; incrementare d'altro lato alcuni anticorpi di prudenza e attenzione in situazioni di cui il bambino potrebbe sottostimare il pericolo, come attraversare di corsa la strada o accendere fuochi, oppure avvicinarsi alla corrente elettrica. Se il nostro intento possa dirsi riuscito è solo un frutto che si vedrà nel tempo: di un'altra cosa ci siamo preoccupati, che i mezzi non sovrastassero il fine, in altre parole che gli elementi paurosi introdotti nella fiaba per scopi didattici non fossero in sè terrorizzanti. Li abbiamo perciò introdotti con mano leggera e rapida e subito fatti superare dal protagonista con soluzioni che impegnano un piccolo coraggio da parte del bambino. E anche qui possiamo solo augurarci che il risultato sia pari all'onestà delle intenzioni. Ma una cosa è certa: a tempo pieno, in ogni caso, noi burattinai restiamo per tutta la vita fiancheggiatori, complici e solidali con coloro che, genitori o insegnanti, hanno a cuore la crescita sana sotto ogni punto di vista dei loro piccoli figli e amici.

Fascia d'età: 3/8 anni.

Esigenze tecniche: palcoscenico a pianta centrale, o pedana metri 5 x 4 x 3 (larghezza, prodondità altezza); Kw. impiegati 3,5; 220 Volt; buio o forte penombra; tempo di montaggio 3 ore; di smontaggio 1 ora.

Costo: preventivo su richiesta.

Per maggiori informazioni, preventivi di spesa e prenotazioni: 338.2961206 oppure 051.6053078 - Rita Pasqualini


       
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