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Museo

Per un migliore approfondimento vi rimando alla lettura del catalogo del Museo del Burattino collezione Zanella Pasqualini che si può richiedere al Teatrino dell'Es. Vi verrà inviato in contrassegno postale.

I Burattini

Le Marionette

I Pupi area Siciliana e Napoletana, libri, documenti e materiali esteri

Inaugurazione Mostra "Le scene dipinte"
 

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"C'ERA UNA VOLTA UN PEZZO DI LEGNO"


LE MARIONETTE

Sette marionette del 1829 attribuite a GIOVANNI COLLA di cui 3 complete, e 4 teste, con un FAMIOLA. Un copione manoscritto datato 1829 intitolato "SOGNO DI FAMIOLA".
Il "Vampiro" attribuito da Giordano Ferrari a Carlo Colla ma ancora in fase di indagine (1790 - 1832 Soresina). Di Alessandro Colla, un manifesto eseguito a china con l'impiccagione di Cecco Beppe il Kaiser e le quattro battaglie: la Maisonnette, la Marna, Solferino e la Macedonia.
Nel retro una dedica firmata da Alessandro Colla, datata 1916 dove dona il manifesto al collega ed amico Ciro Bertoni burattinaio Bolognese.
Una Marionetta appartenuta a Luigi Lupi (1768 Ferrara, 1844 Torino) "Il Principe" scultura del Pittaluga, 1 marionetta col naso lungo (Cirano ?) appartenuta alla Compagnia Luigi Lupi (Ferrara 1768, Torino 1844) e databile tra gli ultimi anni del '700 e i primi dell'800. Si tratta di un pezzo decisamente importante anche perché testimonia un momento di passaggio del teatro delle marionette. L'abito, originale, rispecchia l'attenzione e la cura che questa importante compagnia ha avuto nella produzione dei suoi spettacoli. 1 Brighella appartenuto alla Compagnia Lupi (Luigi capostipite 1768/1844) e databile tra la fine del '700 e inizio '800. Estremamente importante è la scultura della testa attribuibile al Pittaluga, e ampiamente documentata. L'abito più recente è confezionato da Maura Ferrari moglie di Giordano Ferrari. 1 Arlecchino, marionetta attribuita da Giordano Ferrari a Dante Labia (1702-1780 Venezia), il vestito originale è di grande fattura con losanghe orizzontali. 1 Scheletro completo di cranio e corpo con arti inferiori e superiori appartenuto a Pio Rame (Lonato, Brescia 1849/1921), padre del marionettista Domenico Rame (Lonato, Brescia 1885/1948), e nonno dell'attrice Franca Rame moglie del premio Nobel per la Letteratura 1997 Dario Fo, si tratta di un pezzo prestigioso. E' il più antico scheletro che si conosca e che abbia la possibilità di scomporsi e ricomporsi. 1 Giullare marionetta appartenuta a Domenico Razzetti (Torino 1823/1898), maestro di -Pio Rame ; la sua particolarità (il naso mobile allungabile e retrattile grazie a un particolarissimo marchingenio) lo rende estremamente raro, inoltre il costume è interamente originale. 1 marionetta di grandissima importanza " Madama Butterflay " facente parte della grande compagnia diretta da Vittorio Podrecca (1883/1959 Friuli), compagnia marionettistica di fama mondiale. Questo pezzo testimonia lo sviluppo che dall'ottocento il teatro delle marionette ha avuto proprio grazie a questa compagnia. 1 copione autografo dell'aprile 1821 in Vercelli di Luigi Lupi (prima rappresentazione a Nizza il 1 giugno 1824) intitolato "Santa Rosa, la serva virtuosa perseguitata, ossia Rosa di Viterbo". Di Gherardo Bonini 3 teste di marionette in miniatura con occhi in vetro soffiato, usate per creare la profondità di campo dalla compagnia Lupi. Una marionetta appartenuta a Servadoni Pietro (1725/1800 Mantova) celebre in tutte le corti d'Europa per le scene e le decorazioni, i costumi e le marionette, nel 1745 è a Bordeaux. Servadoni ebbe l'onore di dare spettacolo per la venuta di Maria Teresa d'Austria, poi la stessa lo invitò a Vienna dove ottenne un clamoroso successo fermandosi alcuni anni. Un Turco (Solimano il Grande) e un Soldato Romano di Giuseppe Concordia (1882/1962 Vercelli), la Compagnia marionettistica è denominata "Fantoccini lirici meccanici dei Concordia", inoltre diversi documenti di polizia dove il Prefetto autorizza l'impianto della messa in scena in diverse località del Piemonte. Sempre dei Concordia due manifesti doppia plancia, il primo con Giulietta e Romeo che si baciano e il secondo con "Garibaldi a Roma nel 1849, con Baciccia Sergente nella Guardia Nazionale, grandioso spettacolo militare, gran combattimento a fuoco vivo ed arma bianca". Notare che Baciccia è pecettato sopra il nome Gianduia, usato dai Concordia. Mentre Baciccia è stato creato da Raffaele Pallavicini, pertanto questo manifesto e molti materiali Concordia, sono passati a quest'ultima compagnia che lavorava nella Liguria e nel Piemonte, insieme alla famiglia Ajmino.
Una marionetta "Amleto" di RESONIERO PIETRO (1640/1735 Venezia) a cui viene attribuita l'importazione in Austria della Maschera di Pulcinella denominata Casperl e Hanswurt.
Questo è sicuramente uno dei pezzi più rari della mostra. Una marionetta "Il Moschettiere" appartenuta a Raffaele Pallavicini (1874/1957 Genova) creatore della maschera di "BACICCIA". Sempre di Pallavicini Raffaele un copione autografo scitto a Mendrisio nel 1868 intitolato "Cosimo Secondo".
Una marionetta (Carlo Magno, incoronato Imperatore nel Natale dell'800) appartenuta al mitico marionettista Datelin Pietro (1567 - 1640) di cui si parla nello Yorrick; emigra a Parigi alla fine del '500, gli si attribuisce l'importazione in Francia della maschera di Pulcinella col nome di Polichinelle. Il Principe del Marionettista Ugo Ponti (1850 - 1919). Il "Diavolo Zoppo" di Bernardone Francesco (1712 - 1790 Cremona), appartenuto al Marionettista Ferdinando Burzio (1870 - 1848 Moncalieri Torino). Franz Joseph Haydn compose musiche per spettacoli di Marionette sotto legida dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria dal 1740. Una di queste composizioni si intitola "Il Diavolo Zoppo" per il Marionettista Bernardone Francesco.
"Il Principe" di Luciano Zane (1840 - 1903 Venezia) nei primi del '900 al Girolamo di Milano prima della gestione Colla che arrivò fino agli anni '50.
Questa Marionetta era appartenuta e animata dal Marionettista Domenico Rame, padre di Franca.
Sempre riguardo alle marionette sono esposte 100 marionette giocattolo (dal '700 al primo 900), un teatrino con quinte serliane, 50 fondali, 4 sipari, alcuni mobiletti appartenuti al Farmacista/marionettista Zuccolin di Trieste (1901), un teatro per marionette giocattolo appartenuto a Roberto Manfredini (Marchese) grande attore ferrarese di fine '800 e inizio '900. Un teatro di marionette giocattolo appartenuto a Vittorio Emanuele II° con lo stemma Savoia nel frontone, 23 marionette risorgimentali con Napoleone, Mazzini, Amleto, Gianduia, i Carabinieri, i Briganti siciliani e calabresi, soldati della Legion Straniera con zaini e giberne, della fine dell'800, 11 marionette della metà dell'800 con mani e piedi in piombo con Arlecchino, Brighella, Colombina, Sandrone, Graziano, il diavolo ecc..., 100 marionette giocattolo fabbricate da Soravia e alcune marionette friulane costruite dagli Striuli da vendere dopo lo spettacolo al costo di 1 baiocco. I 7 nani con Biancaneve in gesso anni 40 della Walt Disney, della stessa serie pinocchio asinello.
Buona Visione


       
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